TRAVERSATA VELINO-SIRENTE adultiscout07/08/2012 ...e dopo un controverso desiderio di partire o meno, data la pioggia incombente e il freddo, lo sparuto gruppetto di giovani e meno "audaci" partì per la traversata del Velino.
Così detto, sembra l’inizio di un film della serie di Fantozzi "e finalmente arrivarono sulla cima stremati dalla immane fatica" ma facciamo un passo indietro.
Come tutti gli anni la Comunità Masci L’Aquila1 chiude le sue attività, o le corona, con una proposta che cerca di essere interessante e varia da tutti i punti di vista.
Quindi anche quest’anno, per il terzo anno dalla sua nascita, la Comunità lanciò l’idea della traversata del Velino-Sirente. La camminatona consisteva nell’attraversare, partendo da Rosciolo dei Marsi, tutto il circo glaciale del Velino fino a quota 2486, fino ad arrivare, dopo lungo camminare alla catena del Sirente e più precisamente ai Piani di Pezza di Rocca di Mezzo.
Dato che il percorso era impegnativo si è deciso di ricorrere ad un pernottamento in quota presso il rifugio di Sevice a quota 2119 per arrivare durante la giornata seguente, ai Piani di Pezza.
E la restante parte della Comunità che non aveva partecipato alla camminata?
La possente macchina organizzativa aveva pensato a tutto.
I meno audaci avrebbero goduto di una riposante mattinata domenicale all’insegna della scoperta della chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, in quel di Rosciolo, splendido esempio di architettura romanico-medioevale avente una trave lignea finemente scolpita, ed un bellissimo ambone sapientemente illustrati e raccontati dal nostro Lamberto, e poi una full immersion nella festa dell’Infiorata di Magliano.
Come sempre abbiamo pensato di condividere questi momenti con la Comunità del Teramo 1,
che come sempre ha dato una risposta modesta al nostro invito, ma anche se solo Luciano e Paolo ci hanno accompagnato in questa due giorni in montagna, lo spirito era elevatissimo ed anche (sig.) la fatica.
La giornata si è conclusa con una bella festa con tutta la Comunità, che ci ha aspettato ai Piani di Pezza, con vettovaglie all’altezza della situazione.
Che dire a conclusione di questa attività? due giornate splendide, ha contatto con una natura selvaggia ed aspra ma allo stesso tempo bella e maestosa, con compagni di strada con i quali si è condivisa, nel più puro stile scout, la fatica dello zaino, il riposo notturno e la gioia del raggiungimento di un obiettivo, una sensazione che io, vecchio scout, non provavo più da anni, grazie.