INCONTRO CON DON ANTONIO 18.02.2010 adultiscout 23/05/2010
M. A. S. C. I.
Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani
Comunità di Avezzano
GIOVEDI 18 Febbraio 2010
III° Incontro di catechesi con don Antonio Salone, Assistente Ecclesiastico della Comunità
Oggi, alle ore 18.30, presso i locali della Parrocchia dello Spirito Santo, la Comunità M.A.S.C.I. ha avuto il terzo incontro con l’Assistente Ecclesiastico Don Antonio Salone.
Sono presenti: Don Antonio, Franca, Bruna e Alberto, Matilde e Giovanni, Giovanna e Onelio, Matilde Sbariggia, Anna Placidi e Dino, Paola, Carla e Nino, Anna Amanzi.
L’A.E. inizia la riunione con la premessa che essendo nel periodo quaresimale ci parlerà appunto della Quaresima, presentandola sotto due aspetti: una breve storia e suo significato liturgico.
La Quaresima non è una pratica religiosa, come il pellegrinaggio, il rosario,la veglia, ma è una cerimonia liturgica, cioè il suo svolgimento è previsto dal lezionario liturgico come la S.Messa, il rito del battesimo….
C’è un carattere importante nella liturgia: “lex oranti, lex credenti” cioè le verità che noi celebriamo nella liturgia sono le stesse verità nelle quali crediamo, è necessario che la liturgia sia codificata perché si deve adattare alle diverse popolazioni, ma avere una struttura comune.
La Quaresima è il periodo liturgico di quaranta giorni in preparazione alla festività della Pasqua che va dal Mercoledì delle Ceneri a Mercoledì Santo.
I giorni che intercorrono sono in realtà 46 in quanto le domeniche ricomprese non sono conteggiate perché nella domenica, in quanto festa settimanale, viene sospeso il digiuno.
L’inizio della Quaresima viene fissato in relazione alla Pasqua, che cade nella prima domenica dopo il plenilunio dell’equinozio di Primavera, un periodo che oscilla tra il 22 Marzo e il 25 Aprile.
LA STORIA
Gli storici hanno cercato di ricavare l’origine e l’iter di questa celebrazione liturgica.
Al tempo degli Apostoli (I sec.d.C.) non c’era nessuna festività (Pentecoste, Natale…), esisteva solo la festa della domenica, nel II sec.d.C. si iniziò a dare importanza alla Pasqua e a fare digiuno 2 giorni, ma fu con il concilio di Nicea (325 d.C.) che venne canonizzato la pratica dei 40 giorni di preparazione alla Pasqua.
E’ da tenere presente che il numero 40 è significativo nella tradizione ebraico-cristiana:
• 40 giorni del diluvio universale;
• 40 anni del popolo ebraico nel deserto del Sinai;
• 40 giorni Mosè rimase a pregare sul monte Sinai prima di avere le Tavole della Legge;
• 40 giorni concessi da Dio agli abitanti di Ninive per convertirsi;
• 40 giorni il profeta Elia camminò nel deserto fino al monte Sinai;
• 40 giorni Gesù rimase nel deserto;
• 40 giorni dopo la Resurrezione Gesù ascese al Cielo.
Storia del digiuno
Il digiuno non aveva all’inizio valenza di penitenza, ma di preparazione alla Pasqua, che era anticipata da uno o due giorni di digiuno; solo dopo che fu istituita la confessione dei 3 peccati pubblici si connotò la valenza di penitenza.
Nei primi secoli, infatti, non c’era la pratica della confessione, perché si riteneva che una persona battezzata da adulto non potesse avere bisogno della confessione, ma più tardi si era reso necessaria la confessione per tre peccati pubblici: omicidio, apostasia e adulterio.
Fu introdotto quindi un periodo di penitenza, che non poteva essere la domenica, giorno di festa, ma fu stabilito che fosse il Mercoledì delle Ceneri e che i penitenti indossassero un sacco di iuta , si cospargessero il capo di cenere, in segno di purificazione, in quanto la cenere era considerata un potente detergente per il bucato e facessero digiuno, la riconciliazione avveniva il Giovedì santo mattina.
Altra connotazione del digiuno è quella relativa alla prassi di preparazione al battesimo dei neocatecumeni, che fu poi estesa a tutta la comunità ecclesiale con un valore ascetico-illuminativo.
Il digiuno ebbe quindi nella storia tre diverse connotazioni:
• di preparazione alla Pasqua;
• di penitenza per la confessione;
• catecumenale.
In sintesi, allo sviluppo della Quaresima, hanno contribuito la disciplina penitenziale per la riconciliazione dei peccati, che avveniva il Giovedì Santo, e le pratiche del catecumenato con la preparazione al battesimo, celebrato nella notte di Pasqua.
Il Concilio Vaticano II ha strutturato il tempo della Quaresima e ne ha formulato le celebrazioni.
La Quaresima rappresenta un cammino spirituale che inizia il Mercoledì delle Ceneri, con opere di penitenza e cambiamento profondo, e termina il Mercoledì Santo. Il Giovedì Santo, di solito c’è l’assoluzione dei peccati. E’ questo un percorso ben riuscito in cui si passa da un punto negativo ad un punto positivo.
Termina la riunione alle 19.30
Il Vice Magister
(Bruna Orsini)
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